Informazioni tecniche sulle sfere portanti
Condizioni operative:
Le sfere portanti vengono utilizzate prevalentemente con orientamento convenzionale, cioè con la sfera maggiore rivolta verso l’alto; alcune versioni consentono anche un impiego della sfera portante “capovolta”, cioè con la sfera maggiore rivolta verso il basso, tenendo tuttavia presente che ciò comporta una riduzione della portata e della scorrevolezza.
Normalmente le sfere portanti vengono impiegate a “temperatura ambiente” e preferibilmente in luoghi cosiddetti “asciutti”. In presenza di temperature particolarmente elevate o condizioni atmosferiche critiche, si consiglia l’impiego di versioni realizzate in materiali idonei o l’eventuale ricorso a particolari trattamenti/ rivestimenti sigillanti*.
Coefficiente di frizione
Per sfere portanti in acciaio, impiegate in ambienti ottimali ed inserite in applicazioni concepite in modo corretto, il coefficiente di attrito è così ipotizzabile*:
(espresso come % della massa trasportata)
Alto rendimento | 0,5% |
Medio rendimento | 2% |
Basso rendimento | 3% |
Determinare tipo, numero e distanza delle sfere portanti da utilizzare:
Dividendo per 3 il peso totale del carico che si intende movimentare, si ottiene l’entità del carico da collocare su ogni singola sfera portante e quindi la tipologia di sfera portante più idonea. Il risultato della divisione rappresenta il carico più elevato che ogni sfera portante può sopportare, anche se è opportuno tenere un certo margine di sicurezza. Questo sempre considerando l’orientamento convenzionale.
Il piano sul quale poggiano le sfere portanti deve essere sufficientemente rigido ed allineato, in modo che le sfere portanti siano sottoposte ad uguale sollecitazione nel supportare contemporaneamente il carico. É, inoltre, importante che la superficie del carico da movimentare sia abbastanza rigida da evitare che possa essere solcata dalle sfere portanti che andranno a supportarla.
Esempio: Peso = 500N
Carico F della sfera portante = 500/3= 166 N
La distanza ottimale (a) di posizionamento delle sfere portanti viene calcolata dividendo per 3 il lato minore del carico. Il risultato indica lo spazio necessario tra una sfera e l’altra assicurando che vi sia un numero di elementi sufficiente a sostenere il carico.
Esempio. Superficie del carico da convogliare = 300 x 800mm
Distanza tra sfere portanti: 300/3= 100 mm
Posizionamento delle sfere portanti:
A seconda della tipologia, vi sono diverse modalità di posizionamento; le sfere portanti con flangia ad esempio consentono di essere semplicemente inserite in appositi fori predisposti sul piano di appoggio mentre altre versioni possono richiedere il fissaggio tramite viti e rivetti o ancora vi sono sfere portanti già dotate di gambo filettato o filetti interni.
Di ulteriore aiuto possono essere gli anelli di fissaggio in versione amovibile o fissa e gli anelli di compensazione, che siamo in grado di fornire direttamente. Infine, possiamo realizzare sfere portanti con scanalature “seeger” ad altezze diverse, per consentire l’applicazione di anelli di fissaggio a norma DIN 471.
ALTRE SPECIFICHE TECNICHE
LUBRIFICAZIONE
Le sfere portanti con sfere in acciaio sono normalmente dotate di guarnizione feltro con funzione di para-polvere, lubrificate con olio bianco tecnico. Su richiesta possono essere realizzate con guarnizione feltro asciutta o senza guarnizione feltro.
MANUTENZIONE
È opportuno prevedere cicli di manutenzione periodica, tenendo conto del livello di criticità di esercizio. É possibile procedere con semplici getti di aria compressa o se necessario ricorrere al lavaggio, avendo cura di scegliere detergenti adeguati. In ambienti particolarmente critici può essere richiesto l’impiego di un comune sbloccante per ripristinarne la scorrevolezza.
La maggior parte delle sfere portanti di nostra produzione è dotata di foro sul fondo per agevolare la fuoriuscita delle impurità.
VELOCITÀ
La velocità massima di scorrimento consigliata è di 1 m/sec.
URTI E SOVRACCARICHI
L’errata disposizione, montaggio o livellamento delle sfere portanti può causare malfunzionamenti conseguenti a sovraccarichi e/o urti, che possono portare a rotture o bloccaggio delle stesse. Per garantire la miglior scorrevolezza e durata è importante quindi assicurarsi che siano disposte e montate in modo corretto.
VITA NOMINALE
La vita nominale approssimativa di una sfera portante può essere determinata utilizzando la seguente formula: L =(C/F)3 X 106 dove L=durata della vita nominale (rotazioni) ; C=capacità di carico in N; F= carico in N.
Se avete domande non esitate a contattarci